A DocLogo, sappiamo che ci sono alcune semplici regole che ti aiuteranno ad evitare errori e ti faranno sembrare un vero professionista. Dopo di che, tutti i tuoi amici vorranno che tu li aiuti con il loro logo. Scusa in anticipo. Leggibilità Questo primo punto è essenziale, ed è un consiglio che continueremo a ripetere: un logo non deve mai far dubitare del nome del marchio o dell'azienda. La leggibilità è fondamentale eppure, invocando la loro creatività, molti designer amatoriali si concentrano troppo sull'estetica e trascurano questo aspetto. Sì, il tuo design può meritare un premio, ma conosci un solo logo di un marchio degno di nota che sia illeggibile?
Con questo in mente, evitate di usare una tipografia troppo ornata, troppo complicata o troppo sperimentale. Preferite font semplici ed evitate i colori multipli, mantenete la dimensione e lo spessore dei caratteri coerenti, né troppo sottili né troppo piccoli. È tutta una questione di proporzione ed equilibrio.
Un altro dettaglio critico è l'icona. Permette un po' più di fantasia rispetto al nome, ma attenzione ai doppi sensi. Puoi trovare facilmente su Internet esempi di loghi con un'interpretazione non voluta. Puoi disegnare un'icona originale, ma non dovrebbe mai portare ad errori.
Il miglior logo sarà sempre quello che, con il minimo di espressione, riuscirà a sintetizzare il massimo. Cerca il minimalismo e rimuovi tutto ciò che è inutile. Un logo semplice permette di riconoscere il marchio a colpo d'occhio e sarà più facile da ricordare, associare e riprodurre.
Quando disegnate un logo, ricordate sempre che ci devono essere diverse versioni: in negativo, in scala di grigi, a un solo colore, e anche una versione molto piccola. Un logo dovrebbe essere progettato in modo tale da poter sviluppare l'immagine dell'azienda su una grande varietà di formati, anche quelli a cui non si pensa ancora. Chissà, un giorno potresti aver bisogno di polo ricamate con il tuo nome o di un timbro?
Per facilitare la sua riproduzione, sia fisica che sullo schermo di uno smartphone, è consigliabile mantenere solo due o tre colori in tinta unita al massimo. Evita le sfumature e le ombre; questi due elementi possono tradire rapidamente l'origine amatoriale del logo se non li padroneggi bene.
Evitate anche illustrazioni troppo dettagliate, acquerelli, colori troppo chiari... possono essere bei loghi in condizioni ideali, ma non sono buoni loghi perché non rispettano il principio di adattabilità e mancano di versatilità. Appena esci dalla cornice per la quale l'hai immaginato, ti troverai a dover modificare un sacco di cose.
Per mantenere le cose semplici, evitate Photoshop e i suoi filtri; usate invece un programma di creazione vettoriale come Illustrator. Oltre ad essere un programma molto migliore per questo esercizio, creare un logo vettoriale ti permetterà anche di ingrandirlo all'infinito, se necessario. Se vuoi vedere il tuo logo sulla facciata di un edificio, questa è la strada da seguire.
Il tuo logo non sarà progettato nello stesso modo in cui vendi giocattoli per bambini o biancheria intima. Inoltre, non commettere l'errore di pensare che il logo di un marchio di lusso debba essere più ordinato di quello di un marchio economico. I due loghi dovrebbero essere ordinati come l'altro... solo non nello stesso modo.
Guarda i loghi e la comunicazione della tua concorrenza, sia locale che nazionale. Non si tratta di copiare, ma dello stile che devi dare al tuo marchio. I colori e i caratteri utilizzati dai tuoi concorrenti trasmettono gli stessi valori dei tuoi, sta a te ispirarti a loro.
Niente è più amatoriale di un logo con il font sbagliato. Nel dubbio, attieniti ai classici. È possibile avere un logo originale con un font molto comune, se lo differenzi con altri elementi.
Più in generale, giocando sulle somiglianze, si può attirare qualche consumatore per errore, ma non si costruirà mai la propria immagine di marca. Per rendere la vostra identità memorabile, è più saggio investire un po' più di tempo nella creazione del vostro logo, o assumere un professionista, che dover ricominciare tutto da capo qualche mese dopo, con conseguenze finanziarie più importanti.
Un esempio potrebbe essere quello di molte marche di soda, che si trovano sugli scaffali dei supermercati cercando di capitalizzare la popolarità della Coca-Cola e imitando il colore e lo stile del marchio. Quanti nomi vi siete ricordati l'ultima volta che avete passeggiato nella corsia delle bibite? Questi marchi suonano come "copia", non come "concorrente". Gli unici marchi che competono veramente con la Coca-Cola hanno un logo, un colore e un'immagine deliberatamente differenziati.
